Piroscafo
L’emozione di una traversata atlantica da Gibilterra a New York.
Visitando il terzo piano del Galata, interamente dedicato all’epoca dei Transatlantici, è possibile esplorare il ponte di un piroscafo dei tempi dell’emigrazione, passando tra una “wheelhouse” (una timoneria) originale, completa di sala nautica, e la tuga dei passeggeri di prima classe, anch’essa un originale di straordinario valore perché proviene dal Piro/panfilo “Yaza”, lo yacht dei sovrani austriaci Francesco Giuseppe e Sissi. Le luci, il ponte, il fumaiolo e le maniche a vento e anche un barca di salvataggio (dell’epoca del Titanic) completano una scenografia straordinaria che comprende nel suo insieme molti originali.
Ma la cosa più innovativa è rappresentata dall’interattività della ricostruzione: il piroscafo, infatti, naviga virtualmente. Un sofisticato software permette di manovrare la nave dalla timoneria, da dove una raffinata proiezione consente di vedere la prora del piroscafo in varie situazioni: dal passaggio dello stretto di Gibilterra alla notte in Atlantico e all’arrivo a New York, passando sotto la Statua della Libertà e ormeggiando a Ellis Island.

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