Galata Museo del Mare

Il Galata Museo del Mare, inaugurato nel 2004, nasce su progetto dell’architetto catalano Guillermo Vasques Consuegra: la riqualificazione interna dell’edificio storico – retaggio dell’antico arsenale della Repubblica – viene completata all’esterno da una struttura avvolgente in acciaio e vetro. La visita all’interno si snoda attraverso 31 sale su 5 piani e si conclude all’aperto sul Belvedere, con una vista mozzafiato del porto e della città vecchia.
Il visitatore è accompagnato lungo un vivace percorso cronologico e tematico allo stesso tempo, che ha l’uomo e il mare come elementi unificanti. Reperti di cultura marittima, opere d’arte e ambienti immersivi si alternano, a partire dalla vicenda di Cristoro Colombo alle migrazioni contemporanee, passando attraverso le epoche della navigazione a remi e delle galee, dei velieri e dei piroscafi.

La collezione

L’edificio che ospita il Galata Museo del Mare è di proprietà civica, così come la sua collezione, che fa parte del ricco patrimonio artistico, storico e culturale dei musei genovesi.

Di ciascuno puoi consultarne il catalogo online, per conoscere caratteristiche e aneddoti di ogni oggetto conservato, sia quelli esposti ma anche quelli in deposito: è una visita virtuale che puoi fare tranquillamente da casa e … gratuitamente!

Il catalogo online del Galata viene aggiornato continuamente dai nostri curatori.

Piano terra

8 sale

0

Il nostro viaggio parte dalle radici della marineria genovese con la “Veduta di Genova nel 1481”, illustrata da Cristoforo Grassi, per arrivare alla figura del grande navigatore Cristoforo Colombo, ritratto da Ridolfo del Ghirlandaio nella metà del XVI secolo. Proseguiamo alla scoperta dell’epoca in cui il navigatore visse grazie ad armature, artiglierie e ricostruzioni fedeli al passato.

Il nostro viaggio parte dalle radici della marineria genovese con la “Veduta di Genova nel 1481”, illustrata da Cristoforo Grassi, per arrivare alla figura del grande navigatore Cristoforo Colombo, ritratto da Ridolfo del Ghirlandaio nella metà del XVI secolo. Proseguiamo alla scoperta dell’epoca in cui il navigatore visse grazie ad armature, artiglierie e ricostruzioni fedeli al passato.

Primo piano

5 sale

1

Lasciate correre lo sguardo sul ponte di coperta della galea e sulla sua carrozza, zona della poppa che ospitava i passeggeri di riguardo. Assistete all’arrivo dei forzieri con l’argento dal Nuovo Mondo, ammirate preziosi globi e antichi atlanti grazie a supporti tecnologici che vi faranno sfogliare le mappe dei più famosi cartografi del Seicento e Settecento.

Lasciate correre lo sguardo sul ponte di coperta della galea e sulla sua carrozza, zona della poppa che ospitava i passeggeri di riguardo. Assistete all’arrivo dei forzieri con l’argento dal Nuovo Mondo, ammirate preziosi globi e antichi atlanti grazie a supporti tecnologici che vi faranno sfogliare le mappe dei più famosi cartografi del Seicento e Settecento.

Secondo piano

6 sale

2

Dal ‘600 all’Unità d’Italia, oltre due secoli segnati da luci e ombre. Per Genova finisce un’epoca: quella secolare di città-Stato indipendente, per entrare a far parte del giovane regno d’Italia, sottomessa alla dinastia Savoia. Genova è pur sempre un grande porto, le spiagge liguri sono un “cantiere navale diffuso”, il più importante della penisola. La cultura marittima qui ritrova slancio, tra innovazione e tradizione: ne sono testimonianze rispettivamente da una parte gli strumenti scientifici dell’Istituto Idrografico delle Marina; dall’altra il brigantino “Anna” e la costruzione del leudo.

Nell’800 il mare da ambiente di lavoro diventa anche sport: lo yachting è una moda che nasce in Inghilterra e tarderà ad attecchire in Italia. Un genovese come Beppe Croce ne sarà un antesignano.

Dal ‘600 all’Unità d’Italia, oltre due secoli segnati da luci e ombre. Per Genova finisce un’epoca: quella secolare di città-Stato indipendente, per entrare a far parte del giovane regno d’Italia, sottomessa alla dinastia Savoia. Genova è pur sempre un grande porto, le spiagge liguri sono un “cantiere navale diffuso”, il più importante della penisola. La cultura marittima qui ritrova slancio, tra innovazione e tradizione: ne sono testimonianze rispettivamente da una parte gli strumenti scientifici dell’Istituto Idrografico delle Marina; dall’altra il brigantino “Anna” e la costruzione del leudo.

Nell’800 il mare da ambiente di lavoro diventa anche sport: lo yachting è una moda che nasce in Inghilterra e tarderà ad attecchire in Italia. Un genovese come Beppe Croce ne sarà un antesignano.

Terzo piano

11 sale

3

Calatevi nei panni di un emigrante per conoscere la storia dell’emigrazione italiana di ieri e di oggi. Muniti del vostro passaporto, ripercorrerete il suo viaggio attraverso ricostruzioni d’ambiente, testimonianze e postazioni interattive. Salirete sul ponte di coperta di un piroscafo e un simulatore navale vi farà provare il brivido di pilotare una nave. Infine, addestrati nella scuola dei sommergibilisti, sarete pronti per imbarcarvi sul sottomarino “Nazario Sauro”, che vi aspetta ormeggiato al molo.

Calatevi nei panni di un emigrante per conoscere la storia dell’emigrazione italiana di ieri e di oggi. Muniti del vostro passaporto, ripercorrerete il suo viaggio attraverso ricostruzioni d’ambiente, testimonianze e postazioni interattive. Salirete sul ponte di coperta di un piroscafo e un simulatore navale vi farà provare il brivido di pilotare una nave. Infine, addestrati nella scuola dei sommergibilisti, sarete pronti per imbarcarvi sul sottomarino “Nazario Sauro”, che vi aspetta ormeggiato al molo.

Quarto piano

2 sale

4

Una quadreria di dipinti di marina tra ‘800 e ‘900, affacciata su di un grande terrazzo con giardino di arbusti mediterranei, precede il percorso dedicato al transatlantico Andrea Doria e alla storia del suo affondamento nel 1956. La visita al piano si conclude con la terrazza Mirador da cui godere di una vista a 360° sulla città vecchia e l’arco portuale.

Una quadreria di dipinti di marina tra ‘800 e ‘900, affacciata su di un grande terrazzo con giardino di arbusti mediterranei, precede il percorso dedicato al transatlantico Andrea Doria e alla storia del suo affondamento nel 1956. La visita al piano si conclude con la terrazza Mirador da cui godere di una vista a 360° sulla città vecchia e l’arco portuale.

Virtual tour

Passeggia tra dipinti, atlanti e modelli di navi tra mercantili e passeggeri, proprio come se ti trovassi all’interno del museo!